La Latteria di Chiuro prosegue i percorsi educativi sul tema dell’alimentazione sostenibile con il progetto ”Il gusto della natura”, iniziato lo scorso anno in Lombardia con il sostegno di Magia Verde Onlus e della Fondazione Cariplo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Quest’anno il percorso prosegue promuovendo nuove esperienze per valorizzare il cibo come risorsa naturale e proteggere l’ambiente. La prevenzione dello spreco è uno dei punti di partenza dei numerosi percorsi che si intrecciano coinvolgendo tutte le fasce d’età, a partire dai 6 anni. Il 5 febbraio è un’opportunità importante per riflettere insieme sulle strategie per migliorare e attivare cambiamenti.
Un’occasione per riflettere e agire
Ogni anno, il 5 febbraio, l'Italia celebra la Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare, una delle sfide più urgenti da affrontare in un mondo afflitto da gravi problemi socioeconomici e ambientali.
Latteria di Chiuro ha sempre avuto a cuore la sostenibilità e la responsabilità sociale e in questo contesto rafforza il suo impegno sostenendo per il secondo anno consecutivo le scuole nel progetto “Il gusto della natura”, promosso da Magia Verde Onlus con il sostegno della fondazione Cariplo e di alcune imprese impegnate nello sviluppo sostenibile.
Nell’ambito di questo percorso di educazione alla sostenibilità l’attenzione si dirige allo spreco alimentare.
Il tema di quest'anno è "Riduci, Riutilizza, Ricicla". Un richiamo all'importanza di ridurre la quantità di cibo che viene sprecato, riutilizzare gli avanzi in modo creativo, riciclare gli scarti alimentari e diminuire l’impatto degli imballaggi.
Il 5 febbraio è un’occasione importante per riflettere insieme e fare il punto sulle strategie messe in atto. Ma l’impegno non si ferma qui, prosegue giorno dopo giorno, con passi che consentono di concretizzare piccole azioni quotidiane, alla portata degli studenti e delle loro famiglie, perché si arrivi a una svolta verso il cambiamento.
Gli effetti dello spreco alimentare
Secondo le stime dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), circa un terzo di tutti gli alimenti prodotti a livello mondiale viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, con un valore economico di oltre un trilione di dollari. Risparmiare questa enorme quantità, potrebbe sfamare milioni di persone affette dalla fame e contribuire a ridurre lo sfruttamento ambientale.
Anche l'Italia, famosa per la sua cucina ricca di tradizioni, non è immune al problema dello spreco alimentare. Secondo i dati del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, gli italiani sprecano circa 5,2 milioni di tonnellate di cibo ogni anno. Questo corrisponde a un costo economico di circa 12 miliardi di euro. Il 37% dello spreco avviene nelle famiglie, il 21% nella ristorazione, il 14% nel settore della distribuzione, e il restante 28% in altre fasi della filiera alimentare.
L’impatto ambientale
Lo spreco alimentare non influisce solo sulle risorse economiche, ma ha anche gravi conseguenze ambientali. La produzione di cibo richiede, infatti, vaste estensioni di terra, acqua ed energia. Lo smaltimento dei rifiuti alimentari contribuisce alla produzione di gas serra, influenzando il cambiamento climatico. Ridurre lo spreco alimentare significa quindi o risparmiare risorse preziose e mitigare l'impatto ambientale associato alla produzione e allo smaltimento di cibo.
Iniziative e azioni per ridurre lo spreco alimentare
La Giornata Nazionale per prevenire lo Spreco Alimentare rappresenta una chiamata all'azione per tutti noi. Dal supermercato alla cucina, dobbiamo impegnarci a ridurlo e promuovere una cultura che valorizzi il cibo come risorsa preziosa. I dati numerici mostrano l'entità del problema, ma è attraverso azioni concrete e cambiamenti di mentalità che possiamo sperare di creare un futuro in cui il cibo è utilizzato in modo responsabile, sostenibile ed equo per tutti. Il progetto “Il gusto della natura” inizia dalle fondamenta: l’educazione e la scuola.
Carla Barzanò
Carla Barzanò, dietista, giornalista, esperta di didattica dell’educazione alimentare, autrice di diversi libri dedicati ai bambini e alle famiglie, conduce dal 1989 laboratori di cucina e di assaggio per adulti e bambini. Ha progettato e coordinato numerosi progetti di educazione del gusto costantemente monitorati e rinnovati con la metodologia della ricerca-azione, con l’obiettivo di valorizzare gli aspetti quotidiani dell’alimentazione. In queste sedi ha incontrato un folto gruppo di interlocutori, di ogni fascia d’età. Si impegna a divulgare pratiche per una alimentazione sostenibile in sintonia con gli obiettivi dell’agenda Onu 2030.