Ben ritrovati all'ormai classico appuntamento mensile con "Mangiare a colori", la rubrica di Latteria di Chiuro dedicata ai consigli sull'alimentazione per imparare ad alternare sapori e cibi, garantendo così al nostro organismo un giusto apporto di tutte le sostanze nutritive più importanti.
Oggi parliamo del pistacchio, un prodotto capace di esaltare piatti sia dolci che salati. Ma scopriamo insieme qualche curiosità in più.
Il pistacchio è stato introdotto in Sicilia dagli Arabi e nell’isola ha trovato uno dei suoi migliori habitat, tanto che il pistacchio di Bronte è una delle specialità alimentari più famose e ricercate.
Il gusto inconfondibile del pistacchio lo rende un frutto perfetto da consumare da solo e l’ingrediente principe di tantissime preparazioni. Vengono subito in mente i dolci, ma il pistacchio in granella dona un sapore unico anche a tanti piatti salati, soprattutto nella tradizione culinaria del Sud Italia e del Mediterraneo in generale.
L’albero di pistacchio, che può vivere più di 300 anni e superare i 10 metri di altezza, è molto diffuso nei paesi del Medio Oriente. Iran, Turchia e Siria sono i maggiori produttori mondiali.
Si dice che nell’antica Persia gli innamorati avessero l’abitudine di incontrarsi sotto gli alberi di pistacchio e di ascoltare il crepitio dei frutti che si schiudevano alla luce della luna.