Mangiare un po’ di tutto, con attenzione, gusto e consapevolezza. Essere aperte alle nuove possibilità, senza trascurare le tradizioni. È questo il modo di interpretare il cibo che caratterizza “l’onnivoro reale” un nuovo profilo per utilizzare i prodotti alimentari, che potrebbe essere una grande opportunità per favorire il benessere nel prossimo futuro. Lo dicono i ricercatori dell’Istituto per il futuro tedesco, impegnato a sondare l’ambiente per aiutarci a comprendere quali saranno le scelte più vantaggiose.
Le scelte fra presente e futuro
Come sarà il nostro futuro? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma una cosa pare certa. Comunque si evolvano gli eventi imparare a scegliere cibo sostenibile per la nostra salute, l’ambiente e le risorse umane sarà sempre più importante. La crisi climatica, i costi delle risorse e la perdita di cultura alimentare, che ci allontana da conoscenze e tradizioni legate al cibo, rischiano infatti di compromettere il nostro benessere e solo una maggiore consapevolezza nelle scelte può aiutarci.
L’onnivoro reale
La dieta onnivora dei tempi del boom economico, ricca di cibi di origine animale e di prodotti preconfezionati, è quindi superata. Prendono forma modelli alimentari vegetariani e vegani, talvolta estremamente selettivi. Ma se concedere più spazio ai vegetali è auspicabile, i ricercatori intravedono vantaggi in un menu vario, che non pecca di eccessiva rigidità. Il nuovo onnivoro è immerso nella realtà, conosce tutte le offerte del mercato e le seleziona con cura, attingendo alle novità senza dimenticare i cibi più tradizionali.
Nuovo e tradizione insieme
Un particolare rinnovamento sembra svilupparsi nell’ambito delle fonti proteiche. In alternativa alla carne conquistano spazio sostituti che derivano dai legumi, dalle alghe, dai cibi fermentati e addirittura dagli insetti. In fase di studio è anche la cosiddetta “carne coltivata” derivata da colture di cellule staminali di origine animale, che crescono in particolari condizioni di laboratorio, senza bisogno di pascoli e terreni. Una variante che suscita diverse perplessità e per ora fatica a penetrare nell’immaginario.
Sulla tavola dell’onnivoro reale hanno spazio latte e derivati, accanto a piccole quantità di pesce e prodotti ittici, mentre la carne compare in quantità più ridotte o è del tutto assente. Abbondano, invece, vegetali di ogni tipo: accanto a legumi e alghe cereali, ortaggi, frutta, funghi. Il tutto con attenzione a modalità di produzione rispettose di ambiente, territorio e stagioni. Sempre senza pregiudizi. Alcuni ingredienti esotici, per esempio, si diffondono nell’ agricoltura italiana e sostituiscono quelli di importazione.
Dieta mediterranea: un modello antico sempre più attuale
Un modello difficile da raggiungere? A dire il vero l’onnivoro reale, con la sua predisposizione per un menu vario, equilibrato e parsimonioso, sembra avvicinarsi alla dieta mediterranea. Un modello di antica tradizione che per le sue insuperabili qualità è diventato patrimonio dell’Unesco e rappresenta un riferimento per gli scienziati di tutto il mondo. Ritorniamoci anche noi. In questo periodo aiuterà a favorire il rinnovamento primaverile, a superare la stanchezza e a proteggere l’ambiente. Senza rinunciare al piacere di mangiare.
Carla Barzanò
Carla Barzanò, dietista, giornalista, esperta di didattica dell’educazione alimentare, autrice di diversi libri dedicati ai bambini e alle famiglie, conduce dal 1989 laboratori di cucina e di assaggio per adulti e bambini. Ha progettato e coordinato numerosi progetti di educazione del gusto costantemente monitorati e rinnovati con la metodologia della ricerca-azione, con l’obiettivo di valorizzare gli aspetti quotidiani dell’alimentazione. In queste sedi ha incontrato un folto gruppo di interlocutori, di ogni fascia d’età. Si impegna a divulgare pratiche per una alimentazione sostenibile in sintonia con gli obiettivi dell’agenda Onu 2030.