La Latteria evolve e cambia, restando fedele ai valori fondanti: notevoli i risultati raggiunti negli ultimi anni. Dopo il bilancio 2021 è tempo di nuove sfide: ne parliamo con il presidente Franco Marantelli.
Come si profila questo 2022? Se dovesse trovare una parola d'ordine quale sceglierebbe e perché?
Sceglierei Qualità: intesa come qualità dei prodotti, dei processi e non ultimo delle relazioni! Le difficoltà che ci presenta oggi il mercato ci offrono la possibilità di valutare e validare il nostro operato. Aver puntato sull’innovazione, sul territorio e su collaborazioni di lungo periodo si sono rivelate scelte positive e lungimiranti. L’aumento consistente dei prezzi delle materie prime e la difficoltà del loro reperimento ci confermano la bontà delle nostre strategie. Puntare sulle collaborazioni sul territorio costruite negli anni con tanta passione e convinzione e sull’innovazione a garanzia dell’ottimizzazione dei processi e del miglioramento continuo per ridurre scarti e sprechi, ha permesso un contenimento dei rischi.
Innovazione e tradizione sono ancora due aspetti importanti per la Latteria? Come si traducono in pratica?
Sì, certo, la nostra è una realtà molto dinamica e stimolante, sta al passo con i tempi senza perdere di vista il passato. Alla base ci sono sempre i nostri valori, quelli legati al territorio e al rispetto per i saperi delle generazioni che ci hanno preceduto, quelli che ci aiutano a mantenere la rotta. Innovando ci impegniamo affinché le nuove tecnologie siano a garanzia di qualità e di processi produttivi efficienti, ma anche del benessere delle persone e degli animali.
Latteria e territorio: attraverso quali azioni vi proponete di essere un esempio d'impresa sempre più virtuosa e realmente legata alla vostra terra?
Dobbiamo molto al nostro territorio e per questo siamo attenti a mantenere il giusto equilibrio tra “dare e avere” a tutti i livelli. Sosteniamo con convinzione progetti di realtà locali sia in ambito sportivo, che sociale e culturale. Possiamo citare, tra gli altri: Ottobre Rosa, ADMO e AIDO, AVIS, Latte di Natale, associazioni, cooperative del terzo settore e l’Ufficio scolastico territoriale. Siamo anche capofila di un progetto di filiera corta - Agricola, alti buoni e giusti - che unisce cooperative sociali del territorio e promuove i propri prodotti fuori dai confini della Valtellina.
Sul fronte occupazionale la Latteria è diventata nel corso del tempo una realtà interessante. Ci saranno ulteriori evoluzioni?
La Latteria di Chiuro è composta da tre unità operative: Produzione, Magazzino e stagionatura e Punto vendita e Stuzzicheria, ognuna delle quali è cresciuta nel tempo gradualmente, ma in maniera costante e sempre proporzionale agli investimenti fatti ed in linea con il nostro modo di affrontare il futuro: sempre con i piedi ben saldi per terra.
Un sogno nel cassetto per la Latteria da realizzare, chissà, nel 2022?
Non siamo molto bravi con i sogni, ma sicuramente abbiamo degli obiettivi. Obiettivi ambiziosi. Primo tra tutti è quello di impattare il più positivamente possibile su tutto ciò che ci circonda. Stiamo pianificando interventi in ambito sociale ed ambientale, che garantiscano la sostenibilità economica imprescindibile per rimanere sul mercato e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Stiamo mettendo a punto un nuovo prodotto per il quale è stato fatto un importante investimento e stiamo pensando a come poter contribuire alla crescita e alla valorizzazione delle nuove generazioni, determinanti per garantire a tutti un futuro migliore.
