Dai gusti personali al risparmio di cibo e imballaggi: insieme a scuole e famiglie per cambiare abitudini verso la sostenibilità.
Dopo aver celebrato la giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare con diverse attività, prosegue sul tema della prevenzione degli sprechi il progetto “Il gusto della natura”, promosso da Magia Verde Onlus sostenuto da Fondazione Cariplo, Latteria sociale di Chiuro e altre imprese impegnate nell’ambito della sostenibilità. Attraverso un percorso di ricerca-azione bambine e bambini di diverse scuole della Lombardia, con insegnanti e famiglie scoprono i legami fra gusti e scelte alimentari e cercano strategie per risparmiare cibo e imballaggi proteggendo, in questo modo, ambiente e natura.
Scoprite alcune delle attività sviluppate dagli studenti sulla pagina Instagram dedicata.
“Vietato avanzare?”
In passato, quando il cibo scarseggiava in modo talvolta drammatico, lo spreco alimentare era poco diffuso. A tavola era vietato avanzare e l’economia domestica prevedeva una serie inesauribile di ricette per utilizzare tutto quello che era commestibile, talvolta attraverso procedure di preparazione complesse, ma gustose. Il pane avanzato, per esempio, rappresentava un’ambita base per torte, sformati e altre deliziose specialità, frutto di un oculato riciclaggio.
Oggi, anche se in realtà le risorse ambientali scarseggiano, a partire dall’acqua, mercati e supermercati abbondano di offerte e nonostante il potere d’acquisto in calo renda oneroso fare la spesa, nelle famiglie la regola di evitare gli avanzi, o di riciclarli, è meno evidente. Capita spesso che i più giovani lascino qualcosa nel piatto, oppure gettino parte delle copiose merende confezionate portate da casa nel cestino, quando sono a scuola.
Durante i pasti nelle mense scolastiche, gli avanzi sono un’emergenza. Alcuni dei piatti proposti, in particolare verdure, pesce, legumi, spesso vengono a stento assaggiati.
Alla scoperta del valore del cibo senza imposizioni
Come superare queste criticità? Sforzare a mangiare tutto quello che c’è nel piatto rischia di provocare effetti contrari a quelli desiderati, provocando avversioni che in alcuni casi durano tutta la vita.
Il progetto “Il gusto della natura” mira a ridurre lo spreco alimentare coltivando nei giovani una maggiore consapevolezza sul valore del cibo. Il punto di riferimento sono gli obiettivi dell’agenda Onu 2030, che danno avvio a una ricerca sui gusti individuali, per comprendere meglio le preferenze di ciascuno, le scelte e gli avanzi che si producono mangiando.
Gli ingredienti “critici”, perché poco apprezzati, vengono poi valorizzati attraverso percorsi che guidano gli studenti a piccole coltivazioni a casa e a scuola, utilizzando, per esempio, i semi di mele e zucche per generare preziosi germogli. Anche l’insalata, poco gradita nel menu scolastico, è protagonista di orti in miniatura, che offrono soddisfacenti raccolti al chiuso.
A casa si provano poi ricette con gli ingredienti messi in primo piano, mentre a scuola il menu della mensa e le merende sono al centro di degustazioni guidate per superare avversioni e pregiudizi.
Così la frutta fresca si alterna alle merende confezionate e quella servita alla fine del pasto scolastico, spesso avanzata, viene celebrata periodicamente con eventi che attraverso piccoli e semplici tocchi, come un taglio accurato, o una disposizione nel piatto diversa dal solito, che la trasformano in un gustoso dessert.
“Abbiamo scoperto che la mela è buona” raccontano alcuni dei partecipanti dopo aver sperimentato laboratori di assaggio previsti dal progetto, restituendo a questo frutto salutare e gustoso lo spazio che si merita, senza abbandonarlo più al bordo del piatto quando a scuola si alzano da tavola.
Detective degli sprechi
Alla scuola Camilla Cederna di Montagna Piano (I.C. Sondrio centro) gli studenti delle classi quinte, accompagnati dalla docente Francesca Monti e dalle sue colleghe, partecipano al progetto “Il gusto della natura” e si sono trasformati in detective degli sprechi. A casa e a scuola, seguono con attenzione il destino del cibo, cercando di comprendere il perché degli scarti. Si cercano, poi, strategie per ridurli. Il percorso prosegue coinvolgendo anche le famiglie. Seguono una traccia analoga gli studenti della scuola parificata Don Comelli di Vigevano, con il sostegno della docente Chiara Mercorillo e le sue colleghe.
Abbasso i pregiudizi
Superare i pregiudizi e assaggiare anche i cibi che ispirano diffidenza e rifiuti, è l’obiettivo di bambine e bambini della prima classe della scuola primaria Giovanni Cordone di Linarolo (I.C. comprensivo Belgioioso), guidati dalla maestra Cristina Garippa e dalle sue colleghe. Li ispira un personaggio guida inventato da loro e creato con il contributo dell’intelligenza artificiale. Saranno la sua curiosità verso nuovi cibi e le sue virtù da maestro del riciclo, che incoraggeranno gli studenti a realizzare nuove esperienze su assaggi e risparmio.
Meno imballaggi è meglio
Alla scuola Primaria Cesare Battisti (I.C. Stoppani) gli allievi di prima, con la maestra Alessandra Pietta e le colleghe, mirano a ridurre gli sprechi a partire da imballaggi e riciclaggio. Dopo aver seguito una lezione a cura dell’impresa locale per la gestione dei rifiuti, si sono quindi confermati maestri di pratiche sostenibili per tutta la scuola, e insegnano anche agli studenti più grandi come realizzarle.
Il gusto naturale di yogurt e frutta
Una delle loro sfide è ridurre gli imballaggi delle merende. Sperimentano, dunque, porta merende riciclabili inserendoci ingredienti freschi. Alle prove d’assaggio, fra gli altri, spuntini e prime colazioni realizzati con lo yogurt abbinato alla frutta di stagione. Si scoprono, così, tante sfumature diverse di dolce-acidulo, per comprendere che gli ingredienti naturali cambiano di volta in volta aromi e sapori. È un percorso che contrasta l’omologazione del gusto e aiuta ad apprezzare la varietà, indispensabile per una dieta equilibrata e per promuovere, allo stesso tempo, la biodiversità.
In questa stagione sono in primo piano mele e pere ridotte a dadini arricchite con semi oleosi, fra cui le noci. Il tutto amalgamato da yogurt naturale.
Carla Barzanò
Carla Barzanò, dietista, giornalista, esperta di didattica dell’educazione alimentare, autrice di diversi libri dedicati ai bambini e alle famiglie, conduce dal 1989 laboratori di cucina e di assaggio per adulti e bambini. Ha progettato e coordinato numerosi progetti di educazione del gusto costantemente monitorati e rinnovati con la metodologia della ricerca-azione, con l’obiettivo di valorizzare gli aspetti quotidiani dell’alimentazione. In queste sedi ha incontrato un folto gruppo di interlocutori, di ogni fascia d’età. Si impegna a divulgare pratiche per una alimentazione sostenibile in sintonia con gli obiettivi dell’agenda Onu 2030.