Lunghezza
5 km
Dislivello
184 metri
Tempo di percorrenza
1 ora e 30 minuti
Percorribilità
tutto l'anno
Partiamo dal campo sportivo di Chiuro, lasciandocelo alle spalle ci dirigiamo in direzione strada statale dello Stelvio. Al primo incrocio, svoltiamo a sinistra lungo la strada asfaltata. Teniamo la destra per attraversare il piccolo ponticello da cui parte una pista ciclabile che percorriamo fino ad imboccare una strada sulla destra per arrivare ad attraversare il ponticello alla nostra sinistra.
Alla fine della strada, sulla destra, inizia una salita tra i vigneti. Prendiamo un sentiero che ci troviamo sulla sinistra e la percorriamo fino al bivio dove prendiamo il piccolo sentiero sulla sinistra. Attraversiamo un ponticello dopo il quale inizia una salita che porta alla Chiesa di San Bartolomeo (sulla sinistra).
Proseguiamo, oltre le panchine belvedere, tenendo la chiesa alla nostra sinistra, fino ad arrivare ad un sentierino tra le vigne, che, scendendo, ci riporterà a Chiuro. Superiamo il ponticello in prossimità di un grande parcheggio, proseguiamo sulla strada fino ad una macelleria, che vedremo sulla destra, in prossimità di un incrocio. Prendendo a sinistra proseguiamo su quella strada per fare ritorno al campo sportivo di Chiuro.
La Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo sorge a mezza costa, immersa nella vegetazione, ci regala un bellissimo panorama. Fu edificata fra il XII e XIII secolo e ricostruita nel XVIII secolo. La parte più antica e interessante del complesso architettonico è la torre campanaria in stile romanico primitivo a cuspide piramidale. È rastremata verso l'alto e decorata esclusivamente da monofore e bifore che ne alleggeriscono la struttura. La struttura della chiesa risulta essenziale all'interno: una navata sormontata da una volta a botte e due cappelle laterali. Il presbiterio, la cui volta è decorata a stucco, ospita una tela con il Martirio di san Bartolomeo, del XVII secolo. A fianco della chiesa, rifatto in epoca moderna, si trova l’edificio che fu già monastero.
Ancora oggi nel mese di novembre, si rinnova a San Bartolomeo la tradizione della Festa del Ringraziamento. Una ricorrenza che si ripete da tantissimi anni, molto sentita e partecipata in questa piccola frazione di Chiuro, che ha sempre vissuto il un forte legame con la terra, il lavoro agricolo e i suoi prodotti. Una cerimonia che consolida il rapporto uomo-natura e rafforza il senso di comunità e di appartenenza.
Legata alla Chiesa di San Bartolomeo, e al luogo ove sorge, c’è anche una leggenda.
Pare che l’idea originaria fosse quella di costruire la chiesa più a monte, ma il mattino dopo il primo giorno di lavoro, con grande sorpresa, si constatò che tutto il lavoro del giorno precedente era svanito. Uno sguardo più attento mostrò che tale lavoro si ritrovava più a valle. E così andò avanti per diversi giorni. Gli abitanti cercavano di capire l'origine di questo mistero: che ci fosse lo zampino del diavolo? No, si volle pensare all’intervento della mano di Dio, che voleva indicare agli uomini quale fosse la posizione corretta per la Chiesa. Compreso ciò, fu rispettata la sua volontà e la chiesa sorse più a valle, dove ancora oggi la possiamo ammirare.