Rieccoci con "Mangiare a colori", terzo appuntamento con la rubrica di Latteria di Chiuro dedicata ai consigli sull'alimentazione per imparare ad alternare sapori e cibi, garantendo così al nostro organismo un giusto apporto di tutte le sostanze nutritive più importanti.
Oggi parliamo del rabarbaro, un alimento che si presta a molti utilizzi, dalle preparazioni in cucina alle produzioni di amari e non solo! Continua a leggere per scoprire alcune curiosità sul rabarbaro.
Il suo nome deriva da Rha, antico nome del Volga, e da barbarum, persona straniera. Significa quindi la radice che i barbari raccolgono nelle regioni del fiume Rha. Questa radice è un alimento prezioso in fitoterapia e medicina. É ottima per preparare squisite confetture e per far esaltare i sapori di alcuni piatti.
Si può candire ed è ingrediente base per la produzione di amari tonico-digestivi. Viene spesso utilizzata come ingrediente correttore del sapore per aperitivi e amari a base d’erbe.
La radice di rabarbaro è un colorante vegetale che dona riflessi giallo/oro. È indicata per ottenere tonalità bionde e dorate sui capelli chiari. Il rabarbaro può essere miscelato con altre erbe tintorie, per creare la propria tonalità preferita.